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Kolbe day 2009

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Messaggio  iw9etq Gio Giu 25, 2009 9:51 pm

COMUNICATO STAMPA

L’Associazione E.R.A. ricorda un radioamatore speciale: il martire padre Massimilano Maria Kolbe, ucciso dai nazisti nei campi di sterminio di Auschwitz.
Domenica 20 settembre, 5ª edizione del “Kolbe day” a Carini.
Era un progressista. Un sacerdote che per diffondere la parola di Dio ed ascoltare i bisogni degli uomini non esitava ad utilizzare tutti i mezzi che la tecnologia di allora gli metteva a disposizione. Padre Massimiliano Kolbe, francescano polacco, è morto il 14 agosto 1941 nel campo nazista di Auschwitz: pochi giorni prima la fuga di un prigioniero aveva scatenato la ritorsione dei soldati tedeschi, che condannarono a morte dieci detenuti. Padre Kolbe offrì la sua vita al posto di quella di un padre di famiglia. Questo martire del XX secolo, che ha dedicato la propria vita all'assistenza del prossimo, è da sempre considerato il Santo patrono dei radioamatori, per la passione che ha dimostrato nei confronti nei nuovi mezzi di comunicazione e in particolare della radio. Solo tre settimane prima della deportazione, aveva ottenuto il nominativo di radioamatore SP3RN.
La sezione palermitana dell’ERA (Associazione radioamatori europei) lo ricorderà, domenica 20 settembre 2009 con la quinta edizione del “Kolbe Day” presso il Santuario a lui dedicato a Carini, in provincia di Palermo. Il programma della manifestazione, che si svolgerà da sabato 19 a domenica 20 prevede il “1° diploma Kolbe day 2009” che è una gara di collegamenti radio fra radioamatori di tutto il mondo. Il programma è consultabile sul sito della Sezione E.R.A. di Palermo www.erapalermo.it
Armando Mondello, Presidente della Sezione palermitana dell’E.R.A. sottolinea l’importanza della radio, concepita non come “freddo strumento tecnologico”, ma come mezzo capace di “raggiungere e scaldare i cuori e le coscienze” e anche di salvare vite umane. “Come succede in caso di soccorso o calamità – afferma - quando i radioamatori sono chiamati a mettere a disposizione i loro apparati e le loro professionalità quali volontari a fianco della Protezione Civile Nazionale per dare una speranza di vita a chi ha timore di perderla”.

Questo articolo concepito nel 2006, e rivisitato oggi da Armando iw9etq, è stato pubblicato sulla rivista Mondo Solidale del CESVOP a cura di Giovanna Di Benedetto

iw9etq

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